Sala della Musica
Accessibile anche dalla sala di Giove e Mercurio, nella sala sono rappresentate sulle pareti le allegorie delle stagioni, le rappresentazioni sulla volta invece non sono molto chiare.
Sala di Giove e Mercurio
L'ampia sala che permette di accedere al giardino, è disposta su due ordini di finestre. Così chiamata per le raffigurazioni al centro della volta di Giove e Mercurio contornato da simboli delle stagioni. Sulla parte inferiore delle pareti vi sono le rappresentazioni delle divinità di Apollo, Minerva, Marte e Diana.
Corridoio ingresso e atrio
Il lungo corridoio è chiuso da una vetrata che da sul cortiletto interno, sulle pareti spiccano quattro divinità pagane che simboleggiano i quattro elementi fondamentali: a sinistra Ercole (aria) e Nettuno (acqua), a destra Saturno (terra) e Vulcano (fuoco). Le quattro figure mitologiche sono rappresentate su piedistalli su sfondo neutro.
Sala di Giunone e delle udienze
I raffreschi riguardano la volta e la fascia alta delle pareti, la parte inferiore infatti è rivestita di legno. Sfarzose cornici mettono in risalto sulle pareti riquadri che riproducono la vicenda mitologica di Danae, salendo nella volta vengono incorniciate le storie della ninfa Callisto mentre al centro della volta è rappresentata la figura da Giunone seduta su un cocchio d'oro trainato da due pavoni.
Sala di Perseo
Le pareti rovinate della sala non rivelano gli affreschi di un tempo, nella volta centrale invece si possono ammirare quattro momenti della vita avventurosa di Perseo (ai lati), prima del suo ritorno a casa in groppa al cavallo alato Pegaso (al centro) liberato da Medusa.
Cucina
In un clima di convivilalità, sul camino si leggono due endecasillabi del poema Gerusalemme liberata di Torquato Tasso:
E tra gli antichi amici in caro loco
Viver, temprando il verno al proprio foco.
Biblioteca
La fornita biblioteca viene citata in diversi documenti dell'epoca, purtroppo dei libri e dei manoscritti della famiglia Vertemate, non è rimasta più alcuna traccia.
Stanza di lettura
Questa stanza è comunicante alla biblioteca, si distinque per la presenza di diversi quadri religiosi.
Corridoio
Il corridoio al primo piano, soffittato a cassettoni in legno, non ha porte sul lato destro perchè occupato dalla sala di Giove e Mercurio del piano terra che si sviluppa su due piani. Alle pareti sono appesi diversi dipinti raffiguranti ritratti della famiglia Vertemate.
Camera di Napoleone
Così chiamata perchè si disse in passato che fu preparata per Napoleone Bonaparte, il quale però non soggiornò mai nel palazzo. Probabilmente l'arredamento della stanza, seppur mirabilmente riproposta, corrisponde ad un falso storico visto che alla fine dell'ottocento non era presente alcun mobilio all'interno del palazzo Vertemate Franchi.
Camera della Signora
La Signora a cui fa riferimento il nome della camera è la signora Maria Eva Sala moglie dell'ultimo proprietario Ing. Luigi Bonomi alla cui morte la moglie decise di lasciare il Palazzo Vertemate Franchi al Comune di Chiavenna. La camera presenta pochi particolari di rilievo.
Guardaroba
Comunicante alla Camera della Signora vi è una sala presumibilmente dedicata a guardaroba per via dei due grandi armadi presenti.
Camera del Carducci
La camera è dedicata a Giosue Carducci, frequente visitatore della Valchiavenna soprattutto in quel di Madesimo nel periodo estivo. I particolari della stanza conosciuta anche come Camera degli Amori, riguardano il soffitto decorato con motivi geometrici e gli affreschi di allegorie dei quattro continenti.
Stanza del Vescovo
La stanza veniva riservata al Vescovo di Como quando veniva in visita pastorale in Valchiavenna, ospite della famiglia Vertemate. Particolare notevole della stanza è il soffitto ligneo in parte scolpito con grande maestria e finemente intarsiato.
Sala dello Zodiaco
Una delle sale più belle del palazzo Vertemate Franchi, prende il nome dalla presenza iconografica dei segni zodiacali rappresentati con figure maschili. La sala è particolarmente ricca di affreschi con contrasti marcati, da annotare anche la particolare esposizione che permette una vista magnifica su tutta la Valchiavenna.
Galleria
Nella galleria del secondo piano sono presenti due dipinti di grande valore storico raffiguranti il borgo di Piuro prima e dopo la frana del del 4 settembre 1618 anche se nel dipinto di Piuro prima della frana viene riportata la data 25 agosto 1618 per il rifiuto della Chiesa Protestante (a cui era assogettata la Valchiavenna) a seguire il calendario Gregoriano.
Sala delle Cariatidi
Così chiamata per la presenza pittorica di diverse cariatidi, figure femminili rappresentate come colonna. La sala presenta molti elementi di pregio, dal soffitto decorato ad ottagoni alle pareti con rappresentazioni allegoriche dei quattro elementi con a lato rappresentazioni mitologiche.
Stanza delle Arti
La stanza prende il nome dalla rappresentazione di allegorie delle arti del quadrivio e delle arti meccaniche quali aritmetica, geometria, architettura, astronomia, pittura e scultura incorinciate da motivi vegetali. Il soffitto è costituida da esagoni schiacciati e da un quadrato al centro.
Sala degli Amorini
Alle pareti della Sala sono rappresentate immagini di paesaggi incorniciate da motivi vegetali, così come le cornici sulle bande della parte alta delle pareti. Il soffitto è costitutito da esagoni disposti a nido d'ape.